Remugnano
2011
14° Simposio Internazionale di Scultura su pietre del Friuli Venezia Giulia
Marmo Rosso Verzegnis
Alla base delle opere di Ogata, artista giapponese di fama internazionale, ritroviamo il concetto di "flusso", inteso come continua trasformazione ed evoluzione dell'esistenza.
Per rappresentare questo concetto l'artista si affida a forme semplici ed essenziali, ispirandosi alla poetica di Brancusi o di Arp.
Fin dalle prime opere degli anni '70 lo scultore cerca di esprimere in modo vivido la sintesi di due concetti: natura e astrazione.
Grazie alle sue costruzioni geometriche ricerca una possibile armonia tra la cultura orientale e quella occidentale.
Spesso nelle sue opere ritroviamo la goccia d'acqua, presente anche in quella che ha realizzato al Simposio di Reana del Rojale. La goccia è il simbolo dell'origine della vita, che diventa flusso d'acqua, grazie alle onde incise o modellate sulla pietra.
Per l'artista, le sorgenti, le fontane e le gocce d'acqua sono sempre simboli viventi della natura, che è alla base del concetto di giardino come luogo di contemplazione e riflessione profonda, dove il tempo e lo spazio si estendono in una dimensione senza limite. Le sculture d'acqua di Ogata, spesso chiamate "Fiori di Loto" o "Immagini di Loto", si sviluppano come paesaggi intimi che aprono le porte dei sensi verso la vastità della conoscenza e della percezione di sé e del mondo.
L’impostazione verticale delle sue opere è prevalente e suggerisce una sorta di sacralità dell’oggetto scultura, che ci invita alla riflessione sul mistero e sul fascino della vita.
Ritroviamo anche tagli, aperture o ferite, che sono rappresentazioni del passaggio, del cambiamento e della luce.
Nell'opera "Il Sole" ritroviamo tutti questi elementi.
Il sole e l'acqua sono le due fonti di energia che simbolicamente ci ricordano la ciclicità della vita, rappresentata dal fiore di loto, che emerge dall’acqua per incontrare il sole e si immerge per trovare la notte.
Ogata, con una sapiente pulizia di forme, ci svela la magia della vita e scolpisce un vero e proprio inno alla purezza, alla semplice bellezza dell’esistenza.
L'artista
Yoshin Ogata nasce a Miyakonojo in Giappone. Artista di fama internazionale, espone le sue prime sculture nel ‘69, al Shinseisaku-Kyokai di Tokyo. Nel 1970 si trasferisce a Londra dove studia al British Museum. E’ in Italia nel 71, si iscrive all' Accademia di Belle Arti di Brera, poi all’Accademia di Firenze e di Roma. Nel 1973 si trasferisce a Carrara dove porta a termine gli studi accademici.
Espone per la prima volta in Italia nel 1973, a Firenze in Palazzo Strozzi, nella sala riservata agli stranieri. A Carrara risiede per lunghi periodi, pur viaggiando spesso su invito a esporre le proprie opere in tutto il mondo.
Vive tra La Spezia, in Italia, e Wakayama, in Giappone. Ha già esposto le sue opere in varie città d'Europa e ha vinto premi in diversi concorsi internazionali. È uno di quegli scultori che cercano di perseguire l'armonia tra materiali e idee, e le sue sculture continueranno ad attirare una notevole attenzione anche in futuro.
Yoshin ha lavorato con una vasta gamma di marmi, pietre e graniti provenienti da tutto il mondo, perché crede che le caratteristiche di queste pietre riflettano la cultura e la sensibilità di un popolo, nonché i paesaggi e i colori che più essi amano.
Nonostante il lungo ciclo di lavorazione, ogni pezzo è unico e prezioso, con varietà rare di marmi e complessi trattamenti che esaltano texture, grana, colori e potenzialità architettoniche dei materiali.