Qualso
La piccola chiesetta, od oratorio semipubblico, dedicata a San Carlo Borromeo, è ubicata in Via Valente, in borgo Chiararis a Qualso ed è annessa a un fabbricato.
Vi si accede da un angusto atrio con arco a tutto sesto nel cui angolo destro è murata un’acquasantiera in pietra con incise la data 1702 e la sigla P.L.F.
Sul tetto è presente un piccolo campanile a vela.
Detta chiesa, voluta da pre Carlo Luchini nativo di Qualso e parroco di Risano, in origine era dedicata alla Concezione della Beata Vergine come si deduce da un documento del 1673.
Dalla Visita Pastorale del 1736 si apprende che detto titolo è mutato in quello di San Carlo; probabilmente gli eredi, in ricordo di pre Carlo e sapendo che egli era particolarmente devoto a detto Santo, hanno cambiato il titolo a ricordo del benefattore che l’aveva voluta e posto sull’altare una tela raffigurante il Santo visibile fino al sisma del 1976.
L’originaria dedicazione dell’edificio alla Vergine viene confermata anche dall’affresco raffigurante la Madonna con il Bambino in braccio e la mela nella mano sinistra, rinvenuto dietro all’altare ligneo dipinto in finto marmo, a seguito dei danni provocati dal terremoto del 1976.
Lo stile induce a datare l’opera quasi un secolo addietro rispetto alla costruzione dell’oratorio ed a far pensare alla mano di Gian Paolo Thanner quale autore.