Chiesa di Sant'Agnese

Itinerari nel Rojale

La chiesetta di Sant’Agnese si erge isolata nella piana di Grandins, zona un tempo paludosa.
Intorno alla Chiesetta, risalente ad un’epoca antecedente il 1281, si trovava un piccolo villaggio di capanne. Ettore di Savorgnano, signore del castello della Motta, fece ripristinare il sacello, ottenendo nel 1330 la sua consacrazione e le indulgenze, come si può leggere nel Catapan di Qualso, 23 ottobre 1330.

Il villaggio di Grandins risulta distrutto dall’incursione dei Turchi nel 1477, e sicuramente la chiesetta di Sant’Agnese è stata danneggiata come attesta l’iscrizione murata su una colonna del portico che ne ricorda il restauro del 1495 da parte del commmittente: MCCCCLXXXXV. SANDRE A TRIVIYAN A FATO FAR STO LAVOR

La facciata, sormontata da un campanile monoforo a vela, è connotata da un portale architravato, che riporta la data del 1723 (data di ristrutturazione), con accanto una finestra rettangolare.

Al prospetto è addossato un pronao retto da imponenti colonne, impostate sui lati nord e ovest su muretto, che reggono la copertura in capriate lignee posta in continuità con quella dell’aula.

Sulla parete esterna, fino a qualche decennio fa, si leggeva la figura di San Cristoforo, protettore dei viandanti.


L’edificio, ad aula, presenta pianta e presbiterio rettangolari. Il soffitto è a capriate lignee a vista, mentre il presbiterio è coperto da una volta a botte ed è illuminato da una finestra ad arco a tutto sesto.